Piazza Vittorio Emanuele II

Vi trovate in una delle tante piazze del centro storico rodigino, l’antica Piazza Maggiore, destinata fin dalle origini alle attività civili e commerciali della città. Circondata dai caratteristici portici già nel XIII secolo, conserva ancor’oggi l’impronta urbanistica ricevuta in epoca medievale.
Racchiusa nel lato settentrionale dalla quattrocentesca Loggia dei Notari, ora sede del Municipio, un tempo era delimitata nel lato meridionale dal palazzo del Visconte, ora non più esistente. A fianco della Loggia, la Torre dell’Orologio ricostruita nel 1790, nella quale fu inserita la campana del mastio del castello. Sul listón, pavimentato nel 1506, si erge il monumento a Re Vittorio Emanuele II, scolpito da Giulio Monteverde nel 1881. Nella piazza si affacciano vari palazzi signorili: Palazzo Roverella, oggi sede della Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi, di epoca rinascimentale, Palazzo Roncale risalente al 1555, il Palazzo dell’Accademia dei Concordi; sullo sfondo il palazzo del corpo di guardia austriaco, 1853, e la colonna in pietra d’Istria del Leone di San Marco, risalente al 1519, innalzata a favore della Repubblica Veneta e ricostruita nel 1881 dopo l’abbattimento da parte dei francesi nel 1797.

Monumento a Vittorio Emanuele II

All’indomani della morte del primo Re d’Italia, avvenuta il 9 gennaio 1878, la comunità rodigina volle rendergli omaggio dedicandogli la Piazza Maggiore e facendo erigere una statua monumentale in suo onore. L’incarico venne affidato all’artista Giulio Monteverde e l’opera fu inaugurata il 25 settembre 1881. Il Re è rappresentato mentre sta esaminando un piano di battaglia appoggiato ad un gabbione da trincea, raffigurati entrambi sulla destra del re. Il monumento risponde ai canoni estetici della scultura ufficiale dell’epoca.

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